Paolo Ricci
Ha iniziato a conoscere il mio corpo all’età di 5 anni iniziando a praticare la disciplina olimpica della ginnastica artistica.
La sua carriera sportiva di atleta agonista si conclude all’età di 16 anni.
Riprende il suo cammino nel mondo sportivo a 21 anni iscrivendosi e completando il corso di laurea dell’ISEF a Roma.
Nel frattempo si sposa e dal matrimonio nascono tre tesori, Giulia, Elisa ed Andrea, che lo ispireranno per la scelta del nome da dare all’Associazione nel futuribile anno 2006.
Ha collaborato per due decenni con la Federazione Ginnastica d’Italia C.O.N.I , come Formatore Nazionale di Ginnastica Generale, Direttore Tecnico Regionale del Lazio e come accompagnatore ufficiale a due edizioni della Gymnastrada Mondiale ( Olimpiadi della Ginnastica Non Competitiva ).
E’ CEO dal 2006 dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Angel. Si prende cura di far svolgere ai bambini, un’attività di ginnastica artistica senza Stress, eliminando tutto ciò che è collegato all’ansia da prestazione giovanile.
Nel 2015 incontra casualmente lo Yoga della Risata, ed inizia a praticarlo, formandosi, come Leader e successivamente come Teacher, diventando nel 2018 anche Ambasciatore della Risata nel mondo per mano del Dott. Kataria, fondatore di questa pratica di benessere.
E’ stato relatore alle ultime 3 edizioni del Congresso Nazionale di Yoga della Risata Italia, ed ospite in diversi Congressi Internazionali a Mosca ed a Parigi.
Professore ed educatore fisico-sportivo, insegna da 35 anni ai giovani.
Ha fatto della Gioia una filosofia di Vita, diventando oltre che maestro di Ginnastica anche maestro di Gioia.
Maria Grazia Imbimbo
Project Manager e figura di raccordo per tutte le collaborazioni presenti e future con altre Associazioni del territorio locale, nazionale ed Europeo.
I numeri sono parte della sua attuale esperienza professionale con un grande occhio strizzato all’evoluzione ed alla crescita di tutto l’ambiente umano.
Svolge egregiamente il suo lavoro di genitore ed è per questo che può ricoprire il suo ruolo apportando un punto di vista, non prettamente sportivo, tuttavia, pieno e denso di umanità.